L’economista Andrea Ichino, autore di un’analisi con Tito Boeri ed Enrico Moretti, presentata al festival dell’Economia di Trento venerdì 3 giugno: «Spostiamo la contrattazione sui salari nelle aziende». Gli effetti? Un abbassamento dei salari al Sud che porterebbe «più sviluppo ed equità» sia al Nord che al Sud.

“Se consentissimo che i salari si possano determinare localmente, non a livello di regione, ma a livello di ciascuna azienda e senza restrizioni su base nazionale, il risultato sarebbe un aumento dell’occupazione al Sud oltre ad una riduzione dell’occupazione sommersa….

nell’attuale situazione italiana l’uguaglianza nominale è totalmente fittizia. Mentre in termini reali le disuguaglianze si determinano in funzione di come gli attori economici e i mercati reagiscono alla uniformità nominale. E il sindacato non è in grado di controllare queste reazioni, ad esempio quelle che riguardano il mercato delle abitazioni ….” Tratto da: Linkiesta.it

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