Da poco si è concluso il secondo anno del progetto formativo inserito nell’Alternanza Scuola Lavoro che ha coinvolto parecchi docenti-formatori nei vari moduli proposti agli adolescenti delle nostre scuole superiori.
Si ritiene importante riflettere sul lavoro svolto ma anche sulla centralità della scuola nell’esperienza di vita degli adolescenti e sul come sostenere il processo di innovazione in grado di potenziarla e renderla realmente inclusiva.
Un po’ di storia per… riepilogare i vari aspetti di questa riforma inserita nella cosiddetta “Buona Scuola”, Legge 107/2015, che ha definito con maggior chiarezza che l’alternanza è necessaria per favorire le opportunità di lavoro e orientamento degli studenti oltre a sancire i percorsi obbligatori nel sistema scolastico mediante tirocini formativi.
Il nostro Consiglio Nazionale, unitamente a Fondazione Lavoro e ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro), ha aderito ufficialmente al progetto coinvolgendo gli Ordini regionali e provinciali e sancendo che il Consulente del lavoro, per le competenze professionali specifiche della professione, ha il compito essenziale di anello di congiunzione tra mondo del lavoro e sistema scolastico ed è effettivamente l’unico professionista titolato a promuovere e accrescere, con grandi possibilità di successo, questa importante attività per lo sviluppo del mondo del lavoro per i nostri giovani.
Anche il nostro Ordine ha aderito a tale iniziativa e già da due anni, in collaborazione con la TSM (Trentino school o management) sono stati attuati percorsi formativi che hanno garantito a molti di noi consulenti la formazione necessaria per proporre i moduli formativi che ci sono stati richiesti (“Tipologie contrattuali” e “Retribuzione e previdenza”) a classi di studenti di terza e quarta superiore.
Il progetto è proseguito in tutto il Trentino anche nell’anno scolastico 2017-2018 con le scuole superiori che hanno aderito e posso dire, essendomi confrontata con altri colleghi-formatori, che il soddisfacimento per l’attività svolta è molto positivo sia per quanto riguarda l’avvicinamento dei giovani agli argomenti specifici trattati, ma anche per la possibilità di far conoscere la nostra professionalità ad una platea veramente importante per il futuro della nostra categoria.