Il contratto di espansione, introdotto sperimentalmente nel 2019, è uno strumento che si inserisce nei piani di riorganizzazione aziendale mediante l’attuazione di prepensionamenti a cui associare nuove assunzioni per il rilancio aziendale.

L’opportunità era riservata alle aziende con più di 250 dipendenti ma il decreto “Sostegni bis” ha ridotto la soglia occupazionale a 100 dipendenti. La misura è utilizzabile fino al 31 dicembre 2021.

A CHI SI RIVOLGE

Il contratto di espansione si rivolge ad aziende con più di 100 lavoratori mediamente occupati nel semestre precedente la data di sottoscrizione del contratto di espansione. Nel computo, vanno considerati tutti i lavoratori indipendentemente dalla qualifica.

LAVORATORI INTERESSATI

Tale misura si rivolge ai lavoratori che si trovino a non più di 5 anni (60 mesi) dalla prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia o anticipata.

INDENNITÀ MENSILE

I lavoratori interessati hanno diritto ad una indennità mensile per il periodo che intercorre tra la data della cessazione e la data di raggiungimento della prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia o anticipata.

L’importo, a carico del datore di lavoro, è commisurato al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, a cui si aggiunge un diverso bonus in relazione all’accesso alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata.

Qualora gli accordi stipulati da azienda e organizzazioni sindacali prevedano l’obbligo di assumere un lavoratore ogni 3 accompagnati alla pensione, è previsto un bonus ulteriore della durata di 12 mesi calcolato sull’importo dell’ultima mensilità di NASpI spettante al lavoratore in via teorica (presunta).

ACCORDI E STIPULA DEL CONTRATTO DI ESPANSIONE

È necessario avviare una procedura di consultazione sindacale al fine di stipulare il contratto di espansione in sede governativa con il Ministero del Lavoro e le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o RSA o RSU.

A ciò si aggiunge, per l’accesso all’indennità, la sottoscrizione di un accordo tra il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali aziendali, a cui devono aderire anche i lavoratori interessati. La sottoscrizione da parte dei lavoratori fa sì che la cessazione del rapporto di lavoro sia identificata come una risoluzione consensuale. Pertanto, non sarà dovuto alcun ticket di licenziamento (a carico dell’azienda).

Infine, per poter accedere alle prestazioni previste tramite l’applicazione del contratto di espansione, è necessario presentare una specifica domanda all’INPS, accompagnata da una fideiussione bancaria a titolo di garanzia della solvibilità dell’azienda in relazione agli obblighi assunti dal datore di lavoro.

Cordiali saluti.

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