Con la presente si comunica quanto previsto dal D.L. 41/2021, Decreto Sostegni, per l’emergenza Covid e riferito principalmente all’ambito lavoro:

1. Protezione dei lavoratori per il sostegno al reddito:

  • Cassa integrazione ordinaria – CIGO Covid senza contributi addizionali per ulteriori 13 settimane, per aziende industria e agricoltura, da utilizzare dal 01/04 al 30/06/2021. Dal 01/07/2021 si torna all’uso degli ammortizzatori ordinari con contributo addizionale ma contatore ore azzerato.
  • Cassa integrazione in deroga e assegni ordinari FIS/FIT/FSBA Covid senza contributi addizionali per ulteriori 28 settimane, per piccole e medie imprese artigianato e terziario, da utilizzare dal 01/04 al 31/12/2021.

2. Blocco dei licenziamenti prorogato fino al:

  • 30 giugno 2021 (di fatto per tutti i datori di lavoro) per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIGO e CIG straordinaria (aziende industria e agricoltura);
  • 31 ottobre 2021 (per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività per cassa Covid) per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga e assegni ordinari FIS/FIT/FSBA (piccole e medie aziende artigianato e terziario).

Quindi si può dire che:

  • dal 01 luglio 2021 le aziende possono licenziare purché non abbiano fatto uso di Cassa Covid;
  • dal 01 novembre 2021 le aziende possono licenziare indipendentemente dalla Cassa Covid richiesta.

3. NASPI è previsto che i trattamenti di disoccupazione siano concessi dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31/12/2021 senza applicazione del requisito delle 30 giornate lavorative effettive nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione.

4. Contributo a fondo perduto per imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019. Contributi pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile registrato nel 2020 rispetto al 2019. Previste 5 fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:

  • 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
  • 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
  • 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
  • 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
  • 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro

Eliminato il riferimento ai codici ATECO e innalzata a 10 milioni di euro la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari. Meccanismo di calcolo più equo e con coefficienti premianti per le piccole e medie imprese. Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro per beneficiario.
Anche le start up potranno accedere ai ristori.

5. Altre politiche per le imprese e i lavoratori autonomi

Aumento di 1,5 miliardi del Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019

Fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci.

Ulteriori interventi per i settori gravemente colpiti:

  • fiere, manifestazioni fieristiche internazionali e congressi
  • cultura e spettacolo, mostre e musei
  • matrimoni ed eventi privati
  • attività commerciali o di ristorazione nei centri storici
  • filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

6. Protezione dei lavoratori e contrasto alla povertà

  • Rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione.
  • Indennità ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello sport, già beneficiari delle indennità precedenti – da verificare – spetta indennità pari a circa 2.400,00 €.
  • Rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza.
  • Estensione del Reddito di emergenza per ulteriori 3 mensilità (REM).
  • Fondo a tutela dei lavoratori fragili nel settore pubblico e privato.
  • Proroga dei navigator.

Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti e porgiamo cordiali saluti.

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